Postato da VenereSync
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Negli ultimi anni abbiamo assistito a un fenomeno sempre più presente nei racconti, nelle foto, nei messaggi tra amiche: le donne viaggiano. Da sole o in piccoli gruppi, con zaino leggero o trolley rosa confetto, con una guida in tasca o seguendo l’istinto. C’è un desiderio profondo dietro ogni partenza: libertà, riscatto, silenzio, rinascita.
Per questo noi di VenereSync vogliamo parlarne. Perché partire è spesso il modo più bello per ritrovarsi.
La verità? Le donne viaggiano in modo diverso. Cercano esperienze che lasciano un segno, momenti veri, incontri che aprono porte nuove dentro di sé. Scappano da qualcosa o vanno incontro a qualcos’altro, non importa. Quello che conta è che lo fanno secondo le proprie regole.
Se cerchi amiche con cui condividere un piccolo frammento di te stessa o creare connessioni molto più profonde, è il momento di scaricare VenereSync e scoprire tutte le opportunità del nostro women’s club.
Viaggiare da sole o con altre donne crea uno spazio sicuro dove tutto può succedere: ridere, piangere, camminare in silenzio sentendosi capite. Uscire dalla routine e scegliere per sé stesse, senza spiegazioni, è un atto di cura. Anche perdersi, restare in silenzio, provare qualcosa di nuovo, diventa trasformativo.
Tra donne si creano connessioni vere. Condividere una stanza o un’emozione con sconosciute può generare sorellanza. In viaggio ci si libera da ruoli e ritmi forzati. Si riscoprono gesti dimenticati, scelte che a casa sembravano impossibili.
Alcune mete sembrano fatte apposta per accogliere questo bisogno: spazi di riflessione, natura, incontri che lasciano il segno. Non servono lunghi viaggi: bastano una città vicina o un’escursione tra sconosciute.
I viaggi femminili più significativi ruotano attorno a esperienze vere: scrittura, trekking, soggiorni condivisi, laboratori, momenti di ascolto. Spazi gestiti da donne, pensati per le donne, dove si può stare senza dover dimostrare nulla.
La sicurezza resta prioritaria. Molte viaggiatrici scelgono formule leggere: piccoli gruppi, guide donne, accoglienza attenta. Il viaggio diventa davvero tuo quando ti senti accolta.
Viaggiare è un ritorno a casa più ampio, caldo, consapevole. Per partire serve ascolto. E il coraggio di seguire un desiderio, anche piccolo. Ogni viaggio può cambiarti, se sei pronta a lasciarti cambiare.
Alcune scelgono le città per la loro energia, per la possibilità di perdersi nei quartieri, nei musei, nei caffè con taccuino alla mano. Altre vanno in cerca di silenzi, di paesaggi senza rumore, di cammini lenti immersi nella natura. C’è chi parte per celebrare qualcosa, chi per lasciarselo alle spalle, chi per stare un po’ con se stessa prima di affrontare un nuovo inizio. Eppure, ci sono destinazioni che tornano spesso nei racconti delle viaggiatrici.
Luoghi come l’Islanda, la Lapponia, la Scozia attirano sempre più donne per i loro spazi aperti, il freddo che pulisce la mente, la luce che cambia ogni ora. In quei contesti si cammina per ore senza parlare, si dorme in rifugi dove la connessione è con il paesaggio, si cucina con altre donne come se ci si conoscesse da sempre. Chi sceglie queste mete cerca immersione.
Dall’altra parte, ci sono viaggi che portano verso sud. Marocco, Giordania, Oman offrono atmosfere intense, calde, materiche. Sono mete scelte da chi vuole incontrare culture diverse, ma in modo autentico. Molti itinerari sono pensati proprio per questo: condividere momenti con donne locali, cucinare insieme, frequentare hammam, ascoltare storie. Nessuna recita, solo scambi veri.
Ci sono poi mete di confine, come il Portogallo, l’Andalusia, i Balcani, dove il clima è accogliente e i costi restano accessibili. Luoghi ideali per prendersi una pausa con un’amica o per partire da sole. Il ritmo è dolce, le persone si fermano a parlare, si mangia bene e ci si sente subito meno straniere. Si cammina tanto, si scoprono villaggi, si respira leggerezza.
E poi c’è l’Italia. Sempre più donne scelgono di restare e di riscoprire il proprio territorio in modo nuovo. In Puglia, Sicilia, Alto Adige nascono esperienze pensate per loro: agriturismi immersi nel verde, programmi di benessere, corsi di ceramica o di cucina naturale, yoga al tramonto.
Negli ultimi anni si è fatta strada una nuova idea di viaggio: un’esperienza con un’intenzione. Le donne, in particolare, cercano formule che abbiano un senso profondo, che rispondano a desideri veri. E sempre più spesso lo fanno scegliendo esperienze tematiche, dove il viaggio diventa anche un’occasione per creare, esplorare, sperimentare.
Settimane dedicate alla scrittura, alla fotografia, alla cucina, o retreat dove si disegna, si balla, si medita.Quasi tutte tornano con qualcosa che non si aspettavano: un’amicizia nuova, una prospettiva diversa, una ricarica profonda.
Chi vuole muoversi sceglie sempre più spesso viaggi attivi ma accessibili, quelli che mettono il corpo in movimento senza metterlo alla prova. Cammini tra le vigne, escursioni leggere, kayak in acque calme. Attività che danno un senso di vitalità e libertà, senza la pressione della performance. In gruppo o da sole, diventano uno strumento per sentire di nuovo le proprie gambe, il proprio respiro, la propria voglia di esserci.
E poi ci sono i weekend detox, sempre più cercati. Tre giorni fuori dal tempo, senza telefono, senza rumore. Si dorme bene, si mangia semplice, si cammina nei boschi o nei campi, si ascoltano i propri pensieri senza giudicarli. Per molte donne, questo tipo di viaggio è l’unico vero modo per staccare e ricaricarsi davvero.
Infine ci sono luoghi speciali: guest house create da donne per accogliere altre donne. Spazi dove tutto è pensato per far sentire libere, a proprio agio, comprese. Si cucina insieme, si chiacchiera in cerchio, si ascolta, si ride tanto. Lì, spesso, nasce una complicità spontanea, profonda, che dura anche dopo la fine del viaggio.
Viaggiare tra donne richiede attenzione. Serve capire cosa si vuole davvero, come ci si vuole sentire, quali bisogni stanno sotto il desiderio di partire. Anche quando si viaggia con amiche, è utile parlarne prima. Discutere apertamente di budget, abitudini, ritmi, margini di autonomia. Spesso i problemi nascono da aspettative date per scontate e mai espresse.
Anche nei gruppi più affiatati, è utile creare uno spazio personale. Un’ora da sole, una passeggiata senza parlare, una colazione con i propri pensieri. Ogni donna ha i suoi tempi, i suoi modi. Rispettarli è un atto di cura, verso se stesse e verso chi viaggia con noi.
Chi parte dovrebbe scegliere attività che rispecchiano davvero il proprio sentire. Spesso si cade nella tentazione di seguire il programma perfetto, quello più condiviso sui social, quello che "funziona". Ma il viaggio funziona quando è allineato con quello che siamo adesso.
Uno dei modi migliori per prepararsi è ascoltare altre donne. Parlare con chi ha già fatto quel viaggio, leggere i racconti, confrontarsi su esperienze reali.
Scrivi. Annota le mete che ti attirano, le emozioni che vuoi provare, le cose che ti sei stancata di sopportare. Lascia che l’idea cresca. Parla con chi ti conosce bene, lasciati ispirare. E poi decidi. Non aspettare di sentirti pronta. La maggior parte delle donne parte con un po’ di dubbio. Ma quasi tutte tornano sapendo di aver fatto la cosa giusta.
In VenereSync crediamo nelle connessioni vere. Se stai per partire, o se stai solo pensando di farlo, siamo qui. Centinaia di donne in tutta Italia ti stanno aspettando per parlare, condividere momenti insieme e creare nuove reti sociali.
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